voglio condividere questo brevissimo video trovato su Linkedin (al gruppo Mechanical Engineering World) perché mi pare sia un buon spunto per una spiegazione di teoria elettronica.
Il video (sono 58 MB in MP4) si può visualizzare a questo LINK nel mio Google Drive:
Si tratta della evidenziazione di come un sistema totyalmente risonante possa trasmettere il massimo di energia, mentre un sistema non risonante trasmette poca, o non trasmette, energia.
Il sistema composto da due diapason mi serve per portare l’analogia ai nostri sistemi elettronici, ad esempio, ma non solo, ai sistemi d’antenna. Con i due diapason si trasmettono onde di pressione, con le antenne si trasmettono onde elettromagnetiche. Ma sempre di trasmissione (o ricezione) di energia si tratta.
Non la faccio lunga perché questa non è la sede, tuttavia l’esempio deve far riflettere su cosa significhi per un radioamatore lavorare con sistemi non sintonizzati. Banalmente, ad esempio, un dipolo riceve / trasmette solo una frazione di energia in una lunghezza d’onda per la quale non sia elettricamente sintonizzato. Risultato: perdiamo segnale sia in ricezione che in trasmissione.
73 de I3NJI Vitaliano
P.S.: approfitto, come manager del Diploma Radio e Storia, per ricordare l’appuntamento del 25 aprile con il field day MQC, sessione speciale festa della liberazione d’Italia . Regolamento nel sito MQC.
Buongiorno
Vorrei portare il mio modesto contributo dicendo che non sempre un sistema radiante non risonante sia meno efficiente di uno risonante perché nell’analisi occorre tener conto anche della linea di trasmissione ed in particolare delle perdite che porta al sistema nel suo complesso. Magari la random-wire alimentata ed accordata nel modo più efficente possibile potrebbe avere una buona performance. Leggendo l’articolo di IZ2UUF dedicato all’analisi di due sistemi di antenna, uno risonante ed uno non risonante si potrebbero scoprire delle cose interessanti.
73 de Pietro iz4ece
Vorrei solo aggiungere che forse il peggior problema di un sistema di antenna non risonante è il diagramma di irradiazione che per un radiatore che deve servire per piu bande può non essere ottimale per l’obiettivo relativo alla distanza che si vuol raggiungere.
73 de Pietro iz4ece
a proposito di perdite nella linea di trasmissione, sempre che nella linea non sia presente ROS evidente e parliamo di HF, ritengo che l’attenuazione sia del tutto trascurabile: 100 metri di RG58 determinano una perdita di 4,59 dB @10 MHz, il che vuol dire 0,46 dB per i 10 metri di una nostra classica discesa in portatile.
d’accordissimo sul fatto che le perdite della linea di trasmissione siano proporzionali alla sua lunghezza e al valore di ROS. Aggiungo che in presenza di alto valore di ROS è più efficiente:1) usare una linea di trasmissione bilanciata bifilare, 2) usare l’accordatore molto vicino all’antenna.
73 de Pietro iz4ece
Scusate però qualcosa non torna in questi ragionamenti. Tra i due diapason c’è una frequenza diversa. E non c’è in mezzo nessun “accordatore” che sposti la frequenza da 512 a 440. Solo così si poteva vedere che con una martellata di eguale potenza (tutto da dimostrare) la pallina si sarebbe mossa di meno che con un diapason perfettamente risonante.
C’è qualcosa che mi sfugge ?
Non posso vedere il video, sono al lavoro…
Ma sono anch’io del parere che la cosa va contestualizzata meglio per il nostro caso.
Una antenna non risonante, se adeguatamente dimensionata, e collegata ad un accordatore adeguato può comportarsi in modo più che ottimale.
E non dimentichiamo antenne “non strettamente risonanti” (i dipoli alimentati fuori centro), che possono presentare in più bande accordi molto buoni, tanto da poter fare molto spesso dell’accordatore.
@IU2OQK non capisco perché l’esempio del diapason non ti torni. Era stato apposta mostrato come perfetta analogia in campo radioelettrico. Se c’è isofrequenza la risonanza del secondo diapason che funge da ricevitore è più che evidente
Per quanto riguarda i dipoli alimentati fuori centro, es la mia Windom di 42 metri, alimentata ad un terzo della sua lunghezza, essa risuona perfettamente in 40 metri, contenendo al suo interno una intera lunghezza d’onda, ottenendo un diagramma di irradiazione a “quattro petali”. https://iimages4k.com/
Alimentarla ad un terzo della sua lunghezza è solo il modo per adattarsi meglio come ROS su più bande. L’importante è la sua esatta lunghezza.
Questo è come la vedo io.
Grazie a tutti per le interessanti e valide osservazioni tecniche.
Nel mio breve testo solo sottolineo che il massimo di trasferimento di energia in un sistema che prevede parti fra loro accoppiate ad una certa frequenza di lavoro (quindi, ad esempio, linea - antenna oppure RTX - linea, ecc.) si ha quando vi è sintonizzazione / risonanza. La non sintonizzazione / risonanza comporta una riduzione della energia trasferita. Ovviamente poi si apre tutta una grande varietà di casistiche. 73.
Io mi riferivo alle “center loaded” off-center-fed-dipole, dove oltre alle bande armoniche si può avere anche una banda non armonica (nel caso qui sotto i 30, ma potrebbero essere i 17 o 12 ):
Ne avevo provata una al mio QTH, ma l’ho tolta subito, avevo troppi problemi di rientro RF e non avevo toroidi adatti a fare choke adeguate. Mi sono ripromesso di riprovarla, magari per attività /P in versione corta.
Si infatti mi era molto chiaro il tuo ragionamento. E il metodo del diapason lo dimostra appieno. Ma per dimostrare che una antenna non risonante in quella frequenza e portata con l’accordatore a risuonare, trasferisca meno energia alla pallina, era necessario fare un’altro esperimento dove appunto a parità di “martellata” la pallina si sarebbe spostata di meno, dimostrando quindi la tesi che una antenna non risonante nativamente trasferisce meno energia nello spazio. Ma questo video NON lo dimostra. Sono passati molti anni da quando mi sono laureato ma un pò di fisica me la ricordo ancora !