Yagi ultralight VHF - 6 elementi - 2,5 Mt BOOM - 10 dBd di guadagno

Prendendo spunto dall’articolo: una ennesima YAGI (IK5BHN) [Autocostruzione: Una ennesima YAGI ? (IK5BHN) - n°5 da IU2OQK ]

ho realizzato l’antenna del DK7ZB presente in questo link (ultima in fondo denominata Type 3)
Yagi 6 elementi 50 ohm 2,5 mt boom

Utilizzando quindi dei profili in alluminio 10mmx10mm ad L come consigliato da IK5BHN, chiaramente le misure riportate dal progetto originale non potevano essere corrette. Infatti il perimetro del profilo è molto più esteso della circonferenza anche del tondino da 6mm.
P=10+10+10+10 (usando le quattro facce) = 40 mm
Circonferenza= PiGreco x 6 = 18,84 mm.
Siamo quindi a più del doppio della superficie. Ma come riuscire a ricalcolare le misure ? Questo supera le mie conoscenze attuali. Quindi spero in una sorta di proporzione ed uso per il dipolo un profilo sempre ad L di 11x11 millimetri.

Per il boom utilizzo il classico tubo in PVC che taglio in tre parti più o meno uguali e li giunto con un raccordo apposito. Per collegare l’elemento al boom uso una clip per tubi. Ecco le foto:

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Per fissare l’elemento uso solo una vite con bullone che attraverso in mezzo alla clip e si fissa su una delle facce ad L. E’ veramente facile e comodo come diceva l’articolo !

Arriviamo al dipolo…
Decido di usare un connettore SO 239 ma non so bene come fissarlo alla basetta in modo stabile. Trovo sempre al brico un profilo in PVC che sembra fatto apposta. Sempre ad L ma con la proporzione giusta per ospitare il connettore e fissarsi alla basetta. Ne taglio un pezzetto in misura, faccio il buco per infilare la parte che andrà ai due rami del dipolo, fisso con due viti il connettore al PVC e poi fisso il tutto alla basetta. Stabile e con quel grado di flessibilità che lo rende abbastanza duro da non piegarsi anche quando si tira il cavo della radio e però da non spezzarsi per la troppa rigidità.
Collego poi con due pezzetti di cavetto elettrico più corti possibile ai due rami del dipolo il polo caldo e la calza.

Ecco le foto:

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Monto il dipolo e… risuona a 139 mhz ! Anche con ROS molto basso… inizio a tagliare… tagliare… tagliare… (grazie alla pazienza di Roberto IK0BDO) ed alla fine mi ritrovo con un dipolo molto più corto del direttore che sta davanti … ma almeno risuona. Unico neo ha una larghezza di banda molto ristretta quindi già a 145.100 ros a mille !
Iniziamo le prove con il beacon (come sempre suggerito dal buon Roberto), punto verso il monte rosa ed arriva segnalone (come sempre), giro l’antenna al contrario per provare il Front Back ed il segnale quasi sparisce… risultato incredibile davvero.

(non ho trovato il modo di mettere anche il video nel post comunque a richiesta lo mando)

Per fissare l’antenna al mio cavalletto solito, infilo il tubo rimanente in verticale e poi costruisco una basetta sempre in legno con 4 clip due da una parte e due dall’altra in opposizione (suggerimento di IZ4FUA). Così si fissa sul palo e posso alzarlo come voglio e dall’altra parte girare in orizzontale o verticale come si desidera.

Ultimo effetto collaterale di questa “mostro” (in senso negativo) di antenna e che se sposto il direttore (quello davanti al dipolo) in avanti di 4 cm, il punto di risonanza va a 145 mhz permettendomi così di usarla anche su quelle frequenze.

Il ROS in generale non è proprio buono (nel minimo è a 1,2 ma rilevato in casa). Ora tempo permettendo vediamo di provarla all’aria aperta !.

ros

In conclusione del progetto originale del DK7 resta poco ma alla fine ho ottenuto una antenna con banda ristretta quindi buona per i DX e regolabile per le FM. Un classico colpo di C… :smile:

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Grazie a tutti e … siate buoni se potete … !!

sono contento di esserti stato utile.
L’importanza della condivisione delle nostre esperienze è un fondamento del nostro Club. Ecco, evidenzio quanto hai appena riportato. Complimenti.

ed ecco i risultati.

https://www.mountainqrp.it/awards/show/?uid=sota_6394c750bc1d5
Certamente questa Yagi può essere realizzata in modo più “elegante”, ma ciò non toglie che i risultati per questa tua nuova realizzazione poco “ortodossa” ci sono stati e come !

Ciao,
grazie Roberto questa però non è la YAGI in VHF ma quella in UHF. Ho riciclato il boom da 2,5 metri.
Unica differenza, ma abissale, è che l’altra l’ho costruita come da progetto al millimetro e non risuonava però correttamente. Come sai ho dovuto tagliare il dipolo così tanto che è diventato più corto del direttore davanti !! Ma alla fine non si sa bene perchè funziona alla grande.
Mentre questa volta l’approccio è stato più serio. Ho fatto ricalcolare con MMANA GAL le dimensioni degli elementi ed il loro posizionamento inserendo i dati del progetto iniziale del DK7 ( 12-Ele.-28Ohm-DK7ZB-Longyagi ) e poi mettendo il raggio dell’elemento in linea con la superfice radiante (che è quasi il doppio). Inoltre ho imposto al software di passare ai 50 OHm dai 28 originali.
Dopo aver fatto ricalcolare il tutto chiaramente sono venuti fuori numeri difficili da “tagliare” a misura quindi ho fatto delle approssimazioni manuali. Da li ho fatto ricalcolare fino a quando non ho trovato un ROS accettabile e un guadagno in linea con il progetto originale. Poi ho costruito il tutto e devo dire che stavolta ho dovuto dare solo una piccola limatina al dipolo e risuonava bene seppur con ros da 1,4 -1,6 circa. Senza adattatore di impedenza.
Insomma so che molti diranno che i progetti originali vanno fatti così come sono ed è sbagliato rimaneggiarli. Ma per fortuna qui non siamo “credenti” ma “radioamatori”. Quindi per definizione tutto si può mettere in discussione purchè nell’ambito delle regole della fisica.
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Raffaele

mi rendo conto che il mio voler inserire i risultati di una realizzazione di una Yagi UHF in una discussione relativa ad una Yagi per i 144 MHz può sembrare inappropriato, ma io volevo proprio riportare all’attenzione questa discussione troppo poco letta. Le YAGI sulle bande alte si possono costruire e su queste ci si può sbizzarrire, proprio come ha fatto Raffaele.
Non solo, e le soddisfazioni vengono proprio da questo.

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Grazie Roberto avevo frainteso io. Comunque di fatto il metodo realizzativo di costruzione è il medesimo ma i calcoli diversi.
73
Raffaele

Ciao,

mi chiedo quali effetti collaterali porti con se la forma degli elementi, ad L.

Purtroppo non mi pare che i software di simulazione disponibili gratuitamente possano modellare conduttori di forma arbitraria.

Magari qualcuno che ha accesso a strumenti più raffinati che possa fare una simulazione. Sarebbe una cosa interessante vederne gli esiti.

Ciao,
si infatti parlano tutti di RAGGIO o DIAMETRO. Però non penso cambi molto rispetto alla propagazione. Io ho usato come criterio la superficie radiante (quindi AREA dell’elemento AD L contro AREA dell’elemento tondino). Da li ho ricavato che “raggio” avrei dovuto mettere dentro per ottenere la stessa superficie radiante. Ma non so se è la strada giusta. Ovviamente i risultati sono buoni ma non se rispettano poi i lobi di radiazione calcolati dal software.
Se qualcuno ne sa di più attendo con ansia !
Ciao
Raffaele

Non ho la competenza per questo, però faccio una riflessione.
Giusto il ragionamento sulla superficie, ma per la lunghezza ed il posizionamento?
Se la risonanza ti torna senza eccessive modifiche rispetto al progetto originale bene, vuol dire che la forma del conduttore non influisce più di tanto.
Per il posizionamento in progetti particolarmente ottimizzati i guru dicono che anche un errore di un millimetro non è ammesso (ho chiesto poi a questi guru la tolleranza massima ammessa ma nessuno mi ha saputo rispondere). E non saprei come posizionare una L al posto di un tondo.

A prescindere da questo, funzionerà sicuramente, e bene anche. Si discosterà dal progetto originale sicuramente, ma difficile da misurare quanto.

Eh si concordo. Non avendo degli strumenti sofisticati di controllo non lo sapremo mai. Però il suo lavoro lo fa. Ma questo vale per tutti i progetti autocostruiti. Errori di misurazione li fai sempre ed anche le distanze sul boom un millimetro in più in meno ci scappa sempre. Poi monti gli elementi ed anche li la tolleranza è ampia… insomma si sommano una catena di imprecisioni che poi alla fine ti portano ad un dato funzionamento dell’antenna. Per esempio con quella in VHF che risuonava malissimo in 145 mhz ho scoperto che se spostavo in avanti di un paio di cm il direttore davanti al dipolo si spostava la frequenza di risonanza in avanti. Quindi in questo modo la posso usare anche per le FM. La domanda giusta è perchè ? E qui approfondirò. La prossima che farò la progetto direttamente io in MMANA GAL. Faccio una 3 elementi semplice e vedo cosa salta fuori. Poi la ottimizzo a mano fino a che non ho risultato col nanovna.
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Se guardi nelle pagine di www.g0ksc.co.uk trovi letteralmente ripetuto più volte:

  • ‘within one or two millimetres’ Will not do! take the time to ensure you get the spacing ant element lengths as close as you possibly can to the measurements below to ensure good, solid performance

Un errore di 1 o 2 millimetri sono eccessivi nella spaziatura e nella dimensione degli elementi. Se devi spostare “di qualche centimetro” stai facendo sempre una yagi, ma diversa da quella del progetto. Andrà bene ma sarà diversa.
Conosco OM che costruiscono le Yagi per i 70 cm misurando gli elementi e la spaziatura con il calibro. Quasi un metro di calibro! Anch’io ne sto cercando uno ad un prezzo decoroso.

Se vuoi avere le performance del progetto devi portare le tolleranze a massimo + / - 1 mm. E non è per nulla facile (io non ci riesco).

Si ne sono cosciente. Proprio per questo dicevo che con le costruzioni smontabili e rimontabili non si riesce ad essere poi tanto precisi quando metti gli elementi sul boom. Nonostante le misure siano corrette al millimetro poi in montaggio è quasi impossibile rispettarle tutte al millimetro.
Non sarà mai come il progetto originale. Ma importante che abbiamo ottime performance. E quello te lo dice solo la prova sul campo.

Dipende molto dal livello di ottimizzazione della Yagi in questione.
Specialmente sui 2 metri molti progetti hanno un livello di ottimizzazione basso, quindi guadagno medio basso, lobi bruttini, ma nel contempo non soffrono troppo della prossimitá del suolo e di parti metalliche e mast.

Queste antenne quindi sono ideali per essere costruite in casa con mezzi modesti e commettendo errori di 1-3 mm. Oltre i 2 millimetri diciamo che si fa meglio a rifarla.

Le antenne smontabili e portatili andrebbero scelte fra le meno ottimizzate ed estreme. Anche perché uno si fa tanti problemi a seguire le misure alla lettera e poi le mette sul cavalletto fotografico a 2 metri da terra se va bene. Inoltre, per il fatto che sono smontabili, si devono comunque seguire dei compromessi per permettere il montaggio.

Piú aumenta la frequenza e piú le tolleranze devono essere ridotte.

Tenete conto che molte antenne di cui si trovano i progetti sono fatte con i noti software e non sono testate in camera anecoica… Quindi inutile disperarsi troppo sulla precisione quando in realtá le misure escono da software piú o meno buoni.

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