per caso, stamani, stavo cercando dei riferimenti da dare a proposito delle nostre partecipazioni passate al contest Alpe Adria di domenica prossima 4 Agosto e sono incappato per caso in questo mio vecchio articolo https://www.mountainqrp.it/wp/quando-tutte-le-attivazioni-si-facevano-in-vhf/
Può sembrare non inerente, ma mi ha dato modo di pensare a quanto siano cambiate le cose in poco più di 15 anni.
Mi si continua a ripetere che i tempi sono cambiati, che noi siamo cambiati e pertanto anche i colleghi che leggete nella lista lo sono, salvo rare eccezioni, ma i Soci giovani di Club sanno cosa le VHF possono offrire in termini di soddisfazione ? Perché mai nel 2008 vi erano così tante presenze ?
L’MQC ci sta sforzando in tutti i modi per rilanciare le bande alte, ma i risultati al momento tardano a venire.
Porto il mio contributo da “giovane” radioamatore, giunto alla patente grazie a MQC ed alla “scoperta” dell’attività radio in Montagna.
Le mie prime esperienze da stazione fissa sono state tutte in VHF/UHF, partecipando in modo assiduo allo IAC per un certo periodo. Il QRL me lo permetteva ora non più.
Le prime esperienze in QRP/P le ho avute con un apparato solo HF (mal consigliato da amici). Dopo poco mi sono dotato di apparati multibanda. La mia prima attività in QRP VHF è stata all’Apulia QRP del 2022, seguito lo stesso anno da Alpe Adria, Contest di Ferragosto ecc.
Nonostante questo non sono mai “partito” da casa per andare ad attivare un cima in VHF, sia essa SOTA / WxM. Perchè?
Due motivi di fondo:
- Con il tempo ho iniziato ad utilizzare setup sempre più minimali e meno impattanti. Chi mi ha visto operare avrà notato che a volte non ho neppure una canna da pesca con me, fisso uno stilo da 5,4 metri dove posso (un ramo, un mugo, una pianta). Ho eliminato anche il coassiale. Microfono uso quello interno alla radio. Voglio essere leggero e minimale, perchè quando vado in montagna voglio fare esperienza di “radio e montagna”. Scelgo spesso sentieri / vie poco battute o dimenticate, e nonostante sia giovane come radioamatore dal punto di vista angrafico non lo sono più tanto. Meno ho con me e più contento sono. Forse qui sbaglio, esistono setup minimali anche per le VHF, Beppe @I1WKN lo insegna.
- Già dallo IAC avevo notato una cosa: le VHF ti “chiudono” in un ambito di stazioni che puoi collegare dal tuo territorio. Non sto parlando di DX o cose del genere, ma del numero e della diversità degli OM che collego. Quando mi fermo a fare un QSO in HF e passo le mie condizioni di lvoro, in CW, l’altra stazione spesso mi chiede una QSL. Non sono QSL che ricordano un DX, perchè magari il corrispondente è un anziano OM tedesco, ma che piuttosto ricordano il QSO stesso. Insomma, in HF si hanno orizzonti più ampi, si collegano persone diverse e spesso si hanno delle piacevoli sorprese sotto forma di lettera o QSL. Questo non capita in VHF, almeno non mi è mai capitato.
- In Italia la telegrafia è ormai sparita dalle VHF, discorso già fatto. La mia attività è in buona parte CW.
Certo, non ho vissuto dal punto di vista radioamatoriale il 2008, ma questo è il mio contributo. Ciò non toglie che mi piace sperimentare e mi piace provare, quindi continuerò ad andare in VHF (con il transverter nuovo )
beh, se leggo bene la tua risposta Simone, potrei dire che le VHF non sono nel tuo DNA, oggi indirizzato in maniera sempre più specifica verso il CW.
A differenza tua io, nato nelle HF, ho conosciuto le VHF solo quando sono rimasto affascinato dell’entusiasmo, competenza e professionalità di radioamatori della mia zona, facendo cambiare il mio indirizzo iniziale.
Ne è risultata una attività non posso dire esclusiva, ma prevalentemente in 144 portatile in montagna dove la costanza della mia presenza in aria ha creato amicizie e stima da pare di molti colleghi.
Solo oggi che il mio fisico non mi permette più di fare attività in portatile, per mantenere un po’ di attività radio ho dovuto ripiegare sulle HF che non rappresentano per il mio DNA l’ideale.
Vorrei dire anche io la mia, nella doppia veste di giovane-giovanissimo e di diversamente giovane.
In quanto diversamente giovane, le prime uscite in montagna le ho fatte sin dai primi anni '70 come supporto al mio attuale cognato: rigorosamente contest VHF, internazionali ma anche nazionali. Apparati e attrezzature erano quelle che erano, ingombranti, pesanti, energivori e, all’inizio, addirittura alimentate almeno in parte a 220V. Comunque era fattibile e qso se ne facevano.
A fine '76 ho preso la licenza, ovviamente VHF e superiori visto l’interesse specifico, ed ho iniziato l’attività anche personale. Sono andato a ricercare i log di stazione e confermo quanto detto da @IU3QEZ: a parte casi rari o addirittura eccezionali le aree collegate da fisso erano più o meno le stesse, e i nominativi pure. In condizioni favorevoli, qualche francese, e qualche spagnolo. Le cose cambiavano in occasione dei contest dove era possibile allargare il campo di azione se una delle due stazioni era in quota. Confermo quanto detto da @IU3QEZ anche per le qsl: casi realmente eccezionali a parte, nessuna conferma. Questo fino al 1986.
E dopo quasi 35 anni di inattività, arriva il giovane-giovanissimo, che ha trovato parecchie cose cambiate: ripetitori a gogo (forse troppi?) in VHF e UHF, attività praticamente nulla in SSB oppure (ho scoperto poi) “su appuntamento” e, come se non bastasse, l’impossibilità ad installare nell’attuale qth un’antenna VHF/UHF degna di quel nome. Ma possibilità di operare anche in HF con la vecchia licenza speciale e, soprattutto, l’esistenza delle attività SOTA/POTA: quindi, si riparte.
Tralasciamo, per carità di patria, l’argomento età anagrafica.
Per quanto riguarda invece VHF o HF, devo ancora una volta concordare con @IU3QEZ: alla fine ritengo anche io che un setup completo HF sia più leggero e meno ingombrante di un equivalente setup VHF, pur minimale. Per quanto mi riguarda, utilizzo lo stesso apparato (IC-705) sia per il portatile HF che VHF: la differenza penso lo faccia l’antenna con relativi accessori. Canna da pesca opportunamente controventata, cavo a bassa attenuazione e, appunto antenna: sicuramente più pesa ed ingombrante di uno spezzone di filo con accordatore manuale, a meno di non procedere con un progetto specifico o usare una 3RV (che comunque non va malaccio).
Osservando poi gli spot SOTA si nota che la maggior parte delle stazioni opera in HF e solo pochissimi segnalano o il “monitoring 145.500” o la vera e propria chiamata VHF/FM. Potrei dire che le attivazioni VHF SSB le h contate sule dita di una mano. Attivazioni esclusivamente VHF (ma FM) le ho notate solo per le vette veramente vette, dove parti con 100g reali e arrivi con 1 kg virtuale oppure… in Giappone, dove spot VHF/FM o UHF/FM sono piuttosto frequenti.
Concludendo, nell’ottica della sperimentazione vanno benissimo le VHF, anzi. Nell’ottica della facilità di attivazione (leggi poco peso e poco ingombro) e di raccolta punti penso che le HF ad oggi siano avvantaggiate.
Grazie a chi ha avuto il coraggio e la costanza di leggere fin qui… e anche agli altri! HI
Ciao,
intervengo solo sull’aspetto relativo a Spot in Sotawatch per le VHF.
Spesso si fa attività senza mandare spot in Sotawatch: inutile disturbare un cluster a copertura globale quando al più colleghi chi è in portata ottica.
Se sei in una cima della zona 3 o meglio ancora IV3 sentirai spesso chiamate CQ SOTA in 2 metri FM in assenza di Spot. E puoi fare altrettanto ed essere collegato facilmente anche da 9A / S5 / OE e ovviamente dall’Italia.
Leggendo poi nel reflector SOTA anche le attività in SSB VHF sono più diffuse dalle cime di altri paesi europei. Penso la loro orografia più “lineare” aiuti molto: dalle mie parti lo si può fare solo dalle prealpi, altrimenti sei “chiuso” e anche salire a quote importanti non porta beneficio. All’estero è certamente più facile.
Ciao,
se si eccettuano un paio di collegamenti della serie “ci risentiamo quando inizi l’attivazione” mi è successo una sola volta durante un’attivazione di effettuare un qso in VHF/FM “non spottato” guarda caso con un S5.
E si, l’orografia italiana è abbastanza intrecciata
Come tutti sanno invece per me le VHF e Superiori sono la parte che più mi diverte dell’andare in montagna con la radio. Questo perché se ne hanno indubbi benefici. Infatti l’altezza ti da molto di più della potenza ed in QRP questo è un fatto determinante. Con le HF questo vantaggio invece non c’è quindi, al di là della bella passeggiata in montagna, ed il QRM basso altri benefici (dal punto di vista radiantistico) non ne vedo. Anzi i migliori risultati li ho avuti dalla spiaggia mettendo i radiali in acqua di mare. E poi la cosa che mi piace di più è proprio ricollegare molte volte persone che già conosci e fare due chiacchere (anche durante i contest) sul rapporto reale, sulle condizioni e scambiarsi i reciproci complimenti. In italiano che non fa mai male In HF diventa invece a volte una attività frenetica (sopratutto con i POTA dove il QSO sembra che debba durare un microsecondo (a volte mi è capitato di ricevere il nominativo e poi manco ha concluso il QSO perchè il mio nominativo ed il parco l’aveva già preso dallo SPOT… in questo caso non l’ho messo a log). Meglio chiaramente con il CW dove magari si riesce a fare qualche QSO più lungo (anche se in SOTA vedo che il QSO medio è di pochi secondi). Tutto sommato questo essere una banda un pò dimenticata è anche il suo bello. Per i pesi invece dissento fortemente la mia attrezzatura antennistica (cavalletto e antenna 6 elementi 2,5 metri di boom) pensa in totale 1,3 kg. L’antenna pesa 400 grammi. Ho fatto due antenne 9 elementi in UHF e le ho messe in staking. Peso totale 700 grammi (con l’accoppiatore). La parte in realtà più pesante è proprio la radio. Se si usa però una quansheng e la si attacca all’antenna al di là di tutti i limiti si riesce a fare tutto con un peso veramente irrisorio. Dovrebbero uscire con una radio SSB V e U di peso contenuto (vedi QMX o altro) e allora gli scenari cambierebbero.
My two cents
73
@IW5ARK vieni ad un ritrovo in zona 3 / IV3, prossimo sarà la seconda domenica di Dicembre.
Quando ho collegato (in S2S, senza spot) @IU3GKJ in FM 2 metri sabato scorso mi raccontava di essere appena stato “cazziato” da un 9A perché impiegava la frequenza di 145.500 MHz in modo “esclusivo”.
in effetti, questa discussione non l’ho aperta io sebbene lo sembri. L’inizio che appare era di fatto un mio commento su un’altra discussione, quella che parla di DNA dell’attivatore. E’ stato solo usato quel commento che leggete allo scopo che così si sarebbe raggiunto un maggiore interesse, cosa che non era un mio obiettivo.
Vedo che, come prevedibile, si torna ad evidenziare che le HF sono vincenti per gli attivatori MQC, mentre la mia era semplicemente una considerazione, nella speranza che qualcuno che non ha ancora provato le soddisfazioni che i 144 MHz (ma ancor più i 432 MHz) SSB, ripeto SSB, possono ancora dare, dalla cima di una montagna, in QRP.
Con questo chiudo: i “miei” tempi sono purtroppo andati, ed invidio chi se lo può ancora permettere.
[https://www.youtube.com/watch?v=dTX-uoVa6NU](https://www.youtube.com/watch?v=dTX-uoVa6NU
In effetti lassù non ci sono più tornato, ma se ci salivo tutte le domeniche per il piacere di fare radio una ragione ci sarà stata …sempre se avrete avuto la costanza di vedere l’intero filmato.
Sono io il responsabile di questo…
Da “giovane” mi piaceva sentire e raccogliere gli interventi di chi ha vissuto la radio in montagna in un contesto diverso, ecco quindi che un topic ad hoc ha sicuramente più visibilità.
Mi scuso con te Roberto per averti “portato oltre” le tue intenzioni.