tr(uSDX)

Altro progetto che attendeva le fredde sere d’inverno per essere completato.
La parte logica è completata, e sembra funzionare.
Anche qui i “soliti” problemi di reperibilità, ho dovuto dissaldare il microprocessore da vecchi progetti.

Il tr(uSDX) è lo sviluppo del più noto uSDX. DL2MAN e PE1NNZ onde evitare l’invasione di cloni cinesi nel mercato già verificata con il fratello hanno deciso di non rendere pubblico il firmware, e di rilasciarlo solamente a radioamatori oppure a costruttori di loro gradimento.

Pertanto dopo il primo avvio della parte logica. nella quale il bootloader fornisce un codice seriale, sono in attesa che DL2MAN mi invii il firmware.
Una volta ricevuto il firmware procederò con la parte RF.

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aspettiamo con impazienza il completamento dell’opera, coronata ovviamente con articoli sia per il GEKO e sia per RR.

Non mancheranno!

Nel frattempo mi ha scritto Manuel DL2MAN ed ho ricevuto il firmware.

Con il tr(uSDX) ad oggi funziona così: si deve chiedere a Manuel DL2MAN il firmware inviando il codice seriale dato dal bootloader. Si riceve un firmware personalizzato con tanto di proprio nominativo. Fino a poco tempo fa la procedura era automatizzata ma dato il tentativo di alcuni clonatori cinesi di scavalcare il sistema ora si deve chiedere tramite email.

Vi aggiorno su questo progetto.

Mentre assemblavo la RF Board mi sono accorto che per errore avevo ordinato condensatori non adatti all’impiego RF (max 16 V e pessimo dielettrico). Anzi, diciamo che per errore ho mischiato i condensatori adatti con quelli standard ed essendo SMD non ho possibilità di riconoscere i “buoni dai cattivi”.

Ho quindi riordinato i condensatori corretti ma il fornitore (LCSC) a sua volta non gli ha spediti fino ad oggi…

Lo scorso fine settimana, bloccato a casa dal mal tempo ho proseguito l’assemblaggio.


La parte “logica” sembra funzionare correttamente.

Ora mancano solo i toroidi ed i trasformatori, dopodichè potrò procedere alla taratura dei filtri passa basso.

Aggiornamento sulla costruzione.

I filtri passa - basso sono ormai conclusi. Il filtro per i 20 metri l’ho anche “tarato di fino” ed il ricevitore funziona. Segnali anche molto bassi sono ben ascoltabili, è un buon segno.

Testare il sandwich delle due schede senza un case è pericoloso, non c’è nulla che protegga il lato saldatura delle due schede a venire in contatto con conseguenze disastrose. Per evitare il contatto dovrei appunto realizzare il suo case, ma al momento la spampante 3D è fuori uso :frowning:

Comunque con un può di accortezza proseguo con la taratura dei filtri e poi ad un test della parte trasmittente su carico fittizio.

PS come spesso accade le ciambelle non escono subito con il buco.
Ho dovuto rifare completamente la board RF perchè… avevo sbagliato relays (normali invece che bistabili).

Tecnicamente conclusa la costruzione, anche i MOSFET sono al loro posto.

Collegato ad un carico fittizio e, con un po’ di suspence, Key Down.

  • niente “magic smoke”
  • quasi tutte le bande sembrano funzionare, anche se con efficienza a volte piuttosto bassa
  • i 40 metri hanno qualche problema… Tutta la RF viene riflessa (ma i finali hanno retto).

A causa della scarsa efficienza la potenza emessa varia dai 3,5 ai 7,5 watt a seconda della banda.
L’efficienza è fondamentale in questo trasmettitore, funzionando in classe E i finali sono dimensionati come fossero interruttori on - off, quindi sono… Sostanzialmente sottodimensionati!! Infatti pur avendo 5 Watt (e qualcosa di più anche) i MOSFET non hanno nessun dissipatore.

La scarsa efficienza al 99% è dovuta ai filtri da tarare per bene, pertanto prossimo passo sarà proprio questo (dopo aver pensato come adattare i 10 ohm circa lato ingresso filtri ai 50 ohm del nanovna).

Comunque bene, non manca molto ai test con l’antenna inserita!

Questo aspetto è stato molto critico.

C’è qualcosa che non quadra con i toroidi in polvere di ferro che ho usato (T37-2) - la permeabilità magnetica che riscontro è più del 10% superiore a quella teorica prevista.
Pertanto raggiungo la stessa induttanza con almeno 1 spira in meno sull’induttore.

Questo diventa critico per induttori di basso valore (dove probabilmente un toroide avvolto in aria sarebbe stato più che sufficiente, se non fosse per l’ingombro minimo della scheda RF). Mi trovo con delle induttanza che, per come è stato progettato il filtro, non riesco a replicare con i toroidi che ho, nemmeno provando ad allargare - stringere le spire.

Il filtro passa basso interagisce con il “tank” dell’amplificatore in Classe E. Se non c’è un match perfetto (tra trovare sperimentalmente) l’efficienza crolla, non è detto che non venga erogata potenza, ma crollando l’efficenza i mosfet finali si surriscaldano immediatamente.

Comunque sono riuscito a tarare perfettamente i 40 metri… Potenza erogata di 4,5 Watt puliti, bella sinusoide in uscite apparentemente priva di armoniche ed efficienza di quasi 80% (il tutto misurato all’oscilloscopio).
I 30 metri non sono riuscito a tararli, anzi il continuo togliere e rimettere le induttanze ha fatto si che il circuito stampato si rovinasse, e non è facilmente riparabile perchè è uno stampato a 4 layer

Pertanto sto riassemblando una ennesima scheda RF (credo sia la terza o la quarta) ed ho ordinato degli altri toroidi da un fornitore affidabile (non che non lo fosse il precedente fornitore… Però eravamo completamente fuori tolleranza).

Ho anche ordinato un misuratore di induttanza e capacità a ponte. Finora le ho sempre misurate con il NanoVNA, le misure sembrano precise ma fatte ad una frequenza molto più alta.