IT-0542 Monte Soratte - IZ0FTS/P (08/06/2024)

Il percorso

Escursione e attività POTA

IT - 0542 Monte Soratte

Da tempo desideravo poter fare una vera passeggiata escursionistica e finalmente mi sono organizzato per esaudire tale desiderio presso Monte Soratte.

Con una altezza di circa 700 metri s.l.m., Monte Soratte domina come una isola la valle del Tevere ed è facilmente raggiungibile dall'Autostrada A1 Roma Firenze, uscendo a Ponzano Romano e seguendo le indicazioni per il paese di Sant'Oreste, dal quale partono i sentieri della Riserva Naturale.

I sentieri.

Arrivati al Paese, parcheggiata la macchina nei pressi del parcheggio "Soratte" a Piazza Josafat Riccione, ci si rende da subito conto di quanto sia ben manutenuta la Riserva, della pulizia e della segnaletica che rende impossibile lasciare i sentieri. Questi sono generalmente facili da affrontare, benchè alcuni di essi offrono importanti pendenze da affrontare e passaggi anche tra gradoni di roccia, talvolta piuttosto alti. 

Nel mio caso, come si vede nella mappa inserita tra le foto, ho percorso in salita parte del "Percorso Vita" (sentiero n. 202) dove, nel tratto iniziale, sono presenti i resti di una cava per l’estrazione di calcare, che per circa trent'anni è stata un motore dell'economia di Sant'Oreste.

Lasciato il "Percorso Vita", imbocco a destra il sentiero 202b "Casaccia dei ladri" che mette a dura prova la mia "respirazione", con la sua pendenza di circa il 30%. Tale sentiero, si ricongiunge al percorso n. 206 e, proseguendo, si arriva appunto alla "Casaccia dei ladri", un rudere che si narra essere stato utilizzato come rifugio dai briganti. Da questo punto è possibile godere di una fantastica vista sulla Valle del Tevere e, guardando indietro verso il percorso n. 206 appena percorso, ergono le cosiddette “gobbe” del Soratte.

Attrezzo qui la stazione per fare attività.

Ritorno indietro dal percorso n. 206 e, salendo di quota, raggiungo l'Eremo di San Silvestro, ubicato proprio alla cima di Monte Soratte a circa quota 691 m. s.l.m., anche referenza SOTA I/LZ-144.

Il sole è cocente, la temperatura ha superato abbondantemente i 30 gradi e trovo sollievo a ridosso delle mura dell'Eremo, che proiettono un pò di ombra, concedendomi qualche momento di riposo e un frugale spuntino.

Anche da questa location proverò a fare attività.

Il ritorno avviene lungo il percorso n. 206, dal quale raggiungo il Santuario di Santa Maria delle Grazie con la sua umile e suggestiva chiesetta.

Da qui percorro un tratto del sentiero n. 205 per girare poi a sinistra sul percorso n. 202a "Le carbonare" che si ricongiunge al "Percorso Vita", riportandomi quindi all'inizio del percorso. Nel sentiero n. 202a si trovano i resti delle cosiddette “carbonare” e la ricostruzione di una di esse, a testimonianza della tecnica usata in passato per la produzione del carbone dal legname ricavato dal taglio dei boschi.

L'attivazione

In questa giornata la propagazione è davvero capricciosa, con segnali molto bassi sui 20 metri e quasi assenti sui 40 metri, dove riesco però a sentire Roberto IK0BDO.

Con me il solito Xiegu X6100, la verticale MFJ-2286 e la batteria LiPo da 8 Ah. Picchetto infisso a terra con 12 radiali filari da circa 2 metri ciascuno.

Copertura telefonica discreta.

Log di stazione

Questa è stata l'occasione per testare il log di stazione Smart Logger, con quale sto familiarizzando e conoscendo (e riconoscendo) le sue potenzialità.


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Complimenti, che belle foto, sul Soratte c’è anche il famoso bunker da visitare.