Prima attivazione del 2024 dopo un lungo periodo di stop. Meteo superbo.
Questo il percorso con Wikiloc dal parcheggio. L'andata sono circa 3,7 Km con un dislivello di 370 metri (poi c'è il ritorno ovviamente) che ho percorso in 1h 10". Il sentiero sempre agevole.
La cima è inaspettatamente attrezzata con tavolo e panche, e sicuramente dal lato opposto da dove sono salito io ci devono essere sentieri più facilmente percorribili, infatti sono arrivati in cima due gruppi di moto crossisti, con i quali mi sono intrattenuto in divertenti conversazioni.
Non ho avuto nessun problema ha installare il tutto.
In circa 15 minuti ho fatto 17 QSO (1 dupe) in SSB 20 e 40 metri e ho avuto modo di risentire voci conosciute fra le quali mi ha fatto molto piacere mettere a log Roberto IK0BDO, Fabio IK2LEY per citare solo alcuni italiani.
Ciao Claudio,
e ben tornato. Di più: abbiamo corso il rischio di ritrovarci in due in vetta! Poi ho deciso di rimandare l’attivazione, dando la precedenza ad altre attività caserecce. Tavolo e panche, lo sapevo. Visti percorrenza e dislivello, direi che hai parcheggiato in località Rovina. Da li, dovrebbe essere (o almeno era) possibile procedere ancora verso nord almeno fino alla località il Poggio, dove dovrebbe esser parcheggiare, riducendo così la percorrenza a circa 1.6 km ed il dislivello a circa 250 m. Una dozzina di anni fa è stato addirittura possibile arrivare in vetta a bordo di un pick-up; a scanso di equivoci: come Gruppo Sentieri del CAI Firenze, su richiesta dell’Unione dei Comuni del Mugello. Oggi, e soprattutto per un privato, non so: avrei comunque verificato sul posto la fattibilità di questo tracciato. Complimenti ovviamente sia per i tempi di percorrenza che per l’attivazione, velocissima come tuo solito. Confesso che io, una volta arrivato in vetta, “me la godo”: installo con calma, collegamenti si ma anche panorama ecc.
Alle prossime
73 de Stefano
Ciao Stefano,
sarebbe stato divertente trovarci casualmente in cima . In effetti hai ragione era possibile ridurre il tragitto e così avrei avuto più tempo per la radio, ma mi sono affidato ad un traccia esistente.
Ho visto che hai fatto diverse attivazioni negli scorsi mesi. Mi fa piacere. Alla prossima…
73, Claudio
Ciao Claudio,
personalmente preferisco identificare un percorso a livello documentale (cartografia, ortofoto, …) se possibile, per tutta una serie di motivi, includa la soddisfazione personale di avere conferma (o meno) sul terreno di quanto individuato a tavolino. D’altra parte, buona parte delle tracce che si trovano in rete hanno una finalità prettamente escursionistica oltre ad essere, in qualche caso, datate anche parecchio. Più di una volta ho sentito la frase “allunghiamolo un po’, altrimenti si torna troppo presto”. Poi, un sentiero può rimanere aperto, naturalmente o per manutenzione, ma può anche essere deviato, dismesso, abbandonato, fisicamente interrotto (es. frana) o chiuso (es. recinzione). Vero è che l’imprevisto esiste sempre: ieri potrei aver fatto il rilevo sul terreno, stanotte c’è stata una frana e il sentiero rilevato di fresco non c’è più: ma preferisco comunque basarmi su dati il più aggiornati possibile. E avere almeno un piano B.
Attivazioni ne ho fatte qualcuna, ma non quante avrei voluto: vediamo d’ora in avanti.
Al solito l’ho fatta lunghissima.
73, Stefano
concordo assolutamente con il tuo approccio di pianificare con cura il percorso, soprattutto quando si tratta di new one, come dice te in parte per la soddisfazione personale , ma anche per la sicurezza.
Sto facendo statistiche sulle attività SOTA in Toscana e a occhio sei uno dei più attivi. Quindi continuiamo così
Un caro saluto
73 Claudio
. In effetti hai ragione era possibile ridurre il tragitto e così avrei avuto più tempo per la radio, ma mi sono affidato ad un traccia esistente.