I/TO-032 Monte Oggioli - IW5ARK (10/12/2023)

Secondo tentativo di attivazione. Il primo tentativo, effettuato  il 3 dicembre, è stato interrotto per paura di dover attendere il disgelo per recuperare il veicolo, parcheggiato troppo in alto, causa apparente peggioramento delle condimeteo. Punto di riferimento per la partenza a piedi in invernale si può considerare il parcheggio situato di fronte al Rifugio Fantorno, in realtà un ristorante situato nel territorio comunale di Monghidoro. Quando le condizioni del fondo stradale (e l'altezza da terra del veicolo) lo consentono è possibile continuare la salita in auto verso il parcheggio a quota 1239 indicato nella traccia. Oggi, invece, ramponi appena sceso di macchina e via. La salita è in realtà abbastanza semplice: il percorso, chiaramente individuabile, si svolge tutto su una strada a fondo lavorato, oggi all'andata quasi totalmente ghiacciata, utilizzata anche dai veicoli che vanno a fare manutenzione ai ripetitori situati in cima al Monte Oggioli. Circa 3 km per un dislivello in salita di circa 250m. Apparati, i miei soliti: IC-705 con batteria interna, antenna EFHW 10m-80m, cuffia/microfono con box PTT separato, ID-52. Anche se la vetta del monte e parte dell'area di attivazione sono all'interno della cancellata che protegge i ripetitori da accessi indebiti, è comunque possibile trovare una posizione adeguata per installare la stazione. Dopo aver "apparecchiato" sulla neve, decido di iniziare con i 40m, ma... contest in corso. Impossibile trovare uno spazio libero o quasi e riuscire a mantenerlo. Passo ai 20m, spot e chiamata: 12 collegamenti in 7 minuti. Dopo un paio di chiamate a vuoto, decido di riprovare i 40m: identica situazione (ovvio). Passo agli 80: l'antenna sembra staccata mentre in 60m... idem. Bene: da capire cosa è successo. Ritorno in 40m e insisto una ventina di minuti con stazioni che sento/mi sentono a tratti e cambi continui di frequenza: niente da fare. Torno in 20m e, fra gli altri, oltre ad una stazione IN3 che aveva cercato di collegarmi in 40m, metto in saccoccia due S2S dalla Grecia (due operatori della stessa stazione). Poi, mentre cerco ancora un impossibile spazio in 40m, provo a fare qualche chiamata in VHF/FM con l'ID-52, sperando in qualche stazione locale... guadagnando così il terzo S2S della giornata con una vetta della Slovenia, col gommino in dotazione all'ID-52. A questo punto, mi ritengo soddisfatto. Smonto la stazione e ritorno all'auto per il percorso inverso.


Questo è un argomento di discussione collegato all'originale su: https://www.mountainqrp.it/awards/show/?uid=sota_657638af3e616&guest=true

Ciao,
bella attivazione ! Mi domandavo però come è fatta la tua EFHW che va da 10 a 80 metri. Essendo una mezz’onda quindi stendi un cavo da 40 metri ?
Oppure è una LongWire con accordatore ?
Grazie
73

Ciao,
confesso che l’attivazione mi ha dato parecchia soddisfazione, sia dal punto di vista radiantistico che dal punto di vista escursionistico. Ma veniamo al dunque: l’antenna in oggetto è un’implementazione dell’antenna portatile 7 bande di HB9EAJ versione “lunga”, quindi circa 20 metri di lunghezza. E fino ai 40m ci siamo, mentre per gli 80 metri, fra le due soluzioni suggerite da Stephen, ho optato per quella che pervede di prolungare l’antenna base con un’appendice costituita da una bobina da 110 uH seguita da un codino di circa 2.10 m. Di questa antenna specifica ho realizzato due differenti implementazioni, la prima con cavo M&P da 1.5 mm2 e bobine avvolte in aria; la seconda con cavetto 24 AWG della Sotabeam e bobine su toroide. Scopo di questa seconda implementazione era tentare di ridurre peso e ingombri anche se, limitatamente ai toroidi, si guadagna in ingombro ma si perde in peso. A titolo informativo, dallo stesso progetto di HB9EAJ ho realizzato anche la versione corta dell’antenna, 12 metri circa, funzionante in 10m, 20m e, abbastanza bene anche in 40m. Quest’ultima, al momento nella sola implementazione con cavo M&P da 1.5 mm2 e bobina in aria, mi è tornata utile nelle attivazioni del M. Gazzaro, dove tutta la zona di attivazione è “nel folto”.
Per quanto riguarda l’accoppiamento all’apparto, dopo una serie di prove diciamo “interlocutorie”, ho optato per un UN-UN basato su quello di Stephan, dove ritengo che il punto qualificante sia la geometria del toroide, apportando però due modifiche, che mi sembra non abbiano alterato le prestazioni globali del dispositivo in maniera significativa: avvolgimento ribaltato a metà (per motivi logistici) e doppio rapporto 1:64 e 1:49.
Per il collegamento all’apparato utilizzavo inizialmente uno spezzone di RG58 lungo dieci metri, ora ridotti a cinque (tutto fa, per ridurre il peso).
In campo aperto, nessuna delle due versioni di antenna, lunga o corta, necessita di accordatore, connessione di terra o contrappesi aggiuntivi anche se l’utilizzo di un accordatore apporta un leggero miglioramento nello SWR, comunque ancora accettabile, su 80m e 40m per le versioni rispettivamente lunga e corta.
Per quanto riguarda l’estensione agli 80m nella versione che ho realizzato io, la banda utile è realmente stretta, fra 50 e 100 kHZ. L’altra soluzione suggerita a fronte di un aumento della banda utile a circa 200 kHz, comporterebbe l’allungemento del radiatore di ulteriori 4.25m oltre all’abilitazione della bobina sul ramo principale: cosa questa che impedirebbe l’utilizzo dell’antenna su tutte la banche classiche senza interventi sulla stessa.
Relativamente ai problemi che ho riscontrati sia in 80m che in 60m durante questa attivazione, devo capire cosa è successo. Al momento, tre ipotese: il nasto isolante liquido che ho applicato sulle bobine una volta completata la taratura ne ha alterato le caratteristiche in maniera significativa; le differenti caratteristiche del terreno, coperto di neve invece che scoperto e abbastananza asciutto come durante la taratura; l’interruzione di un collegamento elettrico.

73

Ciao, ho provato a chiamarti Domenica per un S2S, credo tu mi abbia sentito, ma è stato impossibile portare a termine il qso per via del QRM da contest presente in 40 metri.
Ho letto che usi l’antenna di Stephan, bella realizzazione, ne ho costruito un prototipo anch’io, ma poi ho deciso di lasciar perdere, così come ho smontato la EFHW con bobina per coprire gli 80 metri, banda che nel SOTA ha una frequentazione bassina.
Commento il tuo post per incitarti ad usare anche i 60 metri, banda che purtroppo viene snobbata da quasi tutti gli attivatori nostrani. E’ perfetta per qso a corto raggio, altrimenti impossibili per vari motivi. Già spesso i Sotari italiani si dedicano solo ai 20 metri, rendendo impossibile ai cacciatori, o agli attivatori “vicini” in cerca di S2S di poterli collegare, ma anche in 40 a volte il qso è difficoltoso se non impossibile.
I 60 non ti fanno fare i DX, ma personalmente ho portato a casa quasi 800 S2S dal 2018 e varie centinaia di QSO “normali” nelle mie attivazioni.
Non uso più la EFHW, ma per comodità, leggerezza e versatilità una LW da 13 metri circa con accordatore LC autocostruito. A mio parere, sul campo, l’antenna multibanda più versatile per attivazioni in montagna. Qualche volta la verticale, quando ci sono i “QSO party” in cui si cerca di collegare cime da oltreoceano, o quando so che la cima da cui trasmetterò è angusta. Comunque anche con la LW e i miei 5 watt si fanno DX eccome.
Concludo facendoti i complimenti, sperando di incontrarti presto per un S2S, magari in 60!
73 Fabio

Ciao,
intanto grazie dei complimenti, piuttosto immeritati. E davvero complimenti a te per la tua attività! Non nascondo una certa invidia…
Allora eri te l’IK2 che mi chiamava per un S2S! Ho provato a rispondere un paio di volte, poi sei stato “sepolto” dal QRM insieme ad un IN3 fisso che poi mi ha rincorso in 20m ed è riuscito a collegarmi. L’estensione per gli 80m l’ho realizzata rimovibile e domenica l’ho installata più per prova che per altro (con i riultati che avrai letto sopra). Per quanto riguarda i 60m, l’IC-705 che ho acquistato era in versione standard, quindi senza i 60m. Dico era, perchè mi sono deciso a aprirlo e li ho abilitati, e quindi nell’antenna di Stephen ho tarato anche la bobina dei 60m.
L’idea di utilizzare una EFHW era basata sulla possibilità di usare l’antenna senza accordatore, risparmiando spazio e peso nello zaino. In realtà l’accordatore, un mAT-705, me lo sono sempre portato dietro perchè 1) non si sa mai, 2) se mi si spezza l’antenna recupero comunque un pezzo di filo che posso usare come LW. E allora, forse, tanto vale partire direttamente con una LW, magari portando anche un accordatore manuale, le cui batterie non si scaricano mai. Una LW eviterebbe inoltre di dover zampettare su e giù ad aprire e chiudere ponticelli per utilizzare tutte le frequenze possibili. Ci stavo giusto rimuginando domenica mentre, appunto, zampettavo nella neve. Avevo qualche dubbio ma, confortato dalla tua opinione, mi sa che la prossima uscita la farò con una LW. Ovviamente non prima di aver capito l’origine dei problemi di domenica scorsa.
Per quanto riguarda la possibilità di fare DX con LW e 5 watt, concordo con te. D’altra parte, l’antenna che utilizzo normalmente in stazione fissa è proprio una LW, un po’ distesa e un po’ ripiegata a zig-zag su una terrazza; e alla fine qualche collegamento decente, con i 10 watt dell’apparato con alimentazione esterna, l’ho fatto anche se, indubbiamente, gran parte del merito va al parco antenne dei corrispondenti.
Alle prossime, penso che i 60m ci saranno quasi sicuramente.

73 Stefano

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Ci conto !
73 Fabio