A volte possiamo avere pensare che nel campo radioamatoriale la ricerca scientifica sia “terminata”, che ogni aspetto sia noto, stranoto e documentato, diversamente da come poteva essere agli albori dei radiantismo, e quindi l’aspetto di “ricerca” del servizio di radioamatore in un certo senso “ristretto” o limitato.
In realtà non è così, come OM possiamo dare il nostro contributo alla ricerca scientifica.
Nel mio tragitto casa - lavoro ascolto spesso le teleconferenze di HamSCI (https://hamsci.org) e le trovo estremamente interessante: gli spazi di vera sperimentazione e ricerca sono innumerevoli, come vi sono ricercatori che so no anche attivi radioamatori.
La teleconferenza di stamattina riguardava le Meteor Scatter e la possibilità di utilizzare per scopi scientifici gli ascolti ed i collegamenti radioamatoriali in occasione di interazione tra sciami meteorici e l’atmosfera terrestre nelle frequenze comprese tra i 10 metri ed i 2 metri.
La cosa che mi ha sorpreso maggiormente sono il numero di collegamenti (o meglio ascolti) che vengono effettuati (durante l’ultimo sciame delle perseidi PSKReporter ha registrato 1.2 milioni di ascolti complessivi) ed il fatto che il MSK144 sia finora stato poco sfruttato in 10 metri a causa di vincoli regolamentari negli USA ora rimossi. In 10 metri è teoricamente possibile effettuare QSO in meteor scatter in MSK144 anche con potenze ridotte, sicuramente inferiori a 100 watt.
Dal punto di vista scientifico i ricercatori sperano di comprendere (e prevedere) meglio il fenomeno del E Sporadico. La correlazione tra sciami meteorici ed E Sporadico è risaputa, ma il meccanismo è ancora “oscuro”.
Per chi trovasse affascinante questo (ed altri aspetti: per “fare” scienza vengono sviluppati e messi a punto software ed hardware specifici molto interessanti) vi invito a seguire il canale di @hamsci: https://www.youtube.com/@hamsci/featured