Il percorso
La Val Montina è una valle selvaggia ed impervia dominata ad occidente dalla dorsale del Monte Duranno (2652 m) e ad oriente da quella che parte da Cima dei frati (2355 m), facenti parte del sistema 4 "Dolomiti Friulane e d'oltre Piave riconosciute dall'Unesco come ”Patrimonio Mondiale dell'Umanità”.
La Val Montina è la prima area wilderness alpina di rilevanza europea, localizzata nel comune di Perarolo di Cadore e attualmente gestita da Veneto Agricoltura.
Si tratta di una zona incontaminata, dove la natura si presenta inalterata, allo stato selvaggio e ricca di biodiversità. Un patrimonio naturalistico, definito infatti area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), particolarmente importante per il territorio provinciale, che conserva al suo interno specie vegetali e animali non visibili altrove.
Una valle impervia che è possibile raggiungere attraverso limitate vie d’accesso e abbandonata dall’uomo dalla fine dell’Ottocento. Delimitata dalle pareti rocciose del Monte Durano ad occidente e della Cima dei Frati a oriente, la Val Montina è solcata dall'omonimo torrente, dal Ru de Tia, dal Ru de Bosco Nero e dal Ru Bosco del Bèlo, affluenti che discendono dalle omonime vallate.
Un paradiso terrestre che custodisce numerose specie di animali tra cui l’aquila reale, il gallo cedrone, l’astore o ancora il cervo, la marmotta, lo stambecco. Ma non solo, la Val Montina, grazie al microclima caratteristico alpino non intaccato dall’inquinamento e dall’opera dell’uomo, presenta anche endemismi.
Il Sito si raggiunge attraversando un Ponte Tibetano che collega la Zona Artigianale, all'area di accesso alla Valle.
L'attivazione
Programmata l'attivazione nel primo giorno con previsioni meteo favorevoli, ci siamo organizzati per accedere all'area di prima mattina. Con Renzo, abbiamo raggiunto Enrico IK3HHv nella zona Artigianale di Ansogne, per raggiungere attraversando il Ponte Tibetano l'area. Tempo previsto per accedere al comodo Rifugio Valmontina, circa mezz'ora di cammino. Molto al di sotto dei nostri standard di avvicinamento. Arrivati al Rifugio, e trovandolo completamente chiuso, ci siamo sistemati sul plateatico in prossimità dell'ingresso. Alle 10.00 i gestori avrebbero aperto e reso la struttura disponibile al turista/camminatore. Sistemata la endfed e tutto il necessario su una panca abbiamo iniziato le trasmissioni, confidando in buoni segnali. Attività prevalente in CW con puntate in 20 metri. Collegato Roberto IK0BDO con il quale abbiamo fatto delle prove. Il segnale di Roberto molto buono, meno la modulazione. Alle 12.00 confidando nel servizio della cucina del Rifugio ci siamo fermati per la degustazione dei piatti tipici. Alle 15,30 abbiamo chiuso le trasmissioni con oltre 60 QSO. Non male, considerato il periodo.
Radio: Elecraft Kx3 5 watts, tasto Begali Adventure Antenna: endfed 40-10 metri / verticale bobina 20 metri e stilo
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