Filtri passa banda per Field Day

Ciao,

E’ la seconda volta che mi capita di operare in vicinanza di altre stazioni in attività tipo Field Day (le nostre “ParsksSpedition”).

Anche questa volta, in HF, abbiamo avuto problemi di interferenze tra stazioni vicine (dove con vicine andiamo dai 6 ai 30 metri di distanza).
I problemi vanno dal “leggero disturbo” che può infastidire ma non ostacolare l’operatività, alla saturazione totale del ricevitore.
Alcuni apparati sono più sensibili di altri (IC7300 e Xiegu G90 estremamente sensibile, FT817 “mediamente” sensibile) a questo tipo di interferenza.
Sul FT817 il problema è sensibile nelle frequenze armoniche delle stazioni vicine, per lo Xiegu G90 il problema è esteso a tutte le frequenze (in qualsiasi banda e qualsiasi frequenza e modo di ricezione in banda laterale si può sentire la stazione vicina quasi perfettamente demodulata).

Leggendo resoconti dei Field Day della ARRL leggo che in situazioni come queste è obbligatorio un filtro passa banda per la frequenza in cui si va ad operare. In rete si trova di tutto, a partire da filtri passa banda realizzati con stub coassiali ad altre soluzioni.

Qualcuno ha esperienze in merito?

il fatto è che i nostri classici apparati QRP non hanno connettori di antenna separati per RX e TX e quindi ti occorrerebbe un filtro che non attenui il segnale trasmesso. Inl questo caso credo che l’unica siano gli stub in cavo coassiale, a meno di andare su soluzioni molto più complesse come l’aggiunta di un apparecchiatura esterna che faccia tale operazione. Io me la feci anni fa, quando mi illudevo di poter diminuire il noise di banda introdotto da stazioni potenti nelle bande basse HF. Nel vostro caso, ovvero di stazioni poste in prossimità, potrebbe invece essere risolutivo. sempre che il segnale disturbante provenga esclusivamente dall’antenna.
Lo schema ce l’ho, ma non l’articolo, andato perso con il crash del disco del PC.

L’articolo l’ho trovato nel sito della mia Sezione ARI Colli Albani.
Il mio preselettore nacque per il 40 e 80 metri, e non credo che per le nostre attività multioperatore interessino gli 80. Pertanto le due bobine vanno ridimensionate. Il PDF dell’articolo (che non posso caricare perché sembra che il Forum accetti solo foto) ve lo posso inviare tramite la chat Telegram. Non fate caso allo RF Switch dal circuito tanto arzigogolato che tutt’ora funziona, ma è semplificabile drasticamente, anche se basato sullo stesso principio dell’interdizione. Se occorre posso fornire versioni molto più moderne, adottate in altri accessori.

RF Switch Presel Completo

Io ho realizzato (o meglio l’ho fatto insieme a IZ2KRX) un filtro con il coassiale durante l’attivazione a Monte Isola (https://www.mountainqrp.it/report/report_pdf/IU2HEE_06102019_LO-441_HF_WxM.pdf)

Scenario
due radio che operavano in contemporanea:

  • una radio FT817 che operava in 40m
  • una radio FT817 che operava in 20m

Non abbiamo avuto problemi di interferenze sulle armoniche. Dopo qualche tempo ho fatto un’esperienza simile ma a 100W: le interferenze si facevano sentire ma in ogni caso erano accettabili.

Qui una buona spiegazione del funzionamento e della realizzazione:

Grazie @IU2HEE e @IK0BDO !!

I “Field Day” devono anche essere occasioni di sperimentazione.
Sicuramente la prossima volta porteremo qualcosa.

Leggendo esperienze dei Field Day ARRL trovo che anche la polarizzazione delle antenne è importante… Cercare di lavorare con polarizzazioni diverse aiuta (e questo lo abbiamo verificato ieri, con Alessandro IU3OJA che operava in verticale ed io e IU5KHP a polarizzazione prevalentemente orizzontale)

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Sì, bisogna provare a realizzare dei filtri notch con il cavo coassiale che forse è la cosa più semplice e pratica.
In pratica usando uno spezzone di coassiale lungo ¼ d’onda collegato ad una estremità all’antenna (anche sfruttando un connettore a T), mentre dall’altra, a seconda di come lo terminiamo, possiamo avere due casi:

  • lasciato aperto filtra le armoniche dispari
  • lasciato chiuso filtra le armoniche pari

anche io consiglio i filtri notch realizzati in cavo coassiale, mentre l’adozione di polarizzazioni differenti può non portare a risultati soddisfacenti; infatti l’attenuazione introdotta da discordanza di polarizzazione, largamente verificata nelle VHF & Up si aggira intorno ai 10 dB ( ma in molti casi largamente superiore ) non è garantita in caso di prossimità.

Penso anch’io che sia la strada da seguire. La polarizzazione delle antenne può essere un ulteriore fattore per aiutare il contenimento delle interferenze ma non è quella risolutiva.

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